Guida allo stile per traduzioni

1. Introduzione

L’obiettivo di questo documento è di fornire una serie di regole da seguire durante le traduzioni eseguite per Gengo, in modo tale da cercare di garantire uniformità di stile nella lingua usata da traduttori diversi. L’obiettivo non è quello di riassumere tutte le regole di grammatica della lingua italiana. Per questo, rimandiamo a fonti più autorevoli. In caso di dubbi riguardo al testo sorgente durante una traduzione, invitiamo a contattare il cliente. In caso di altre domande, invitiamo a contattare Gengo.

2. Punteggiatura

Punto

  • Usare un punto (.) alla fine di ogni frase. Inserire uno spazio singolo dopo ogni punto e iniziare la nuova frase in maiuscolo.
    • Esempio: Questo è un esempio. C’è uno spazio dopo il punto.
  • Quando nel testo è presente una punteggiatura intermedia, precedente o successiva, il punto va inserito a fine frase anche se per un qualsiasi motivo manca in inglese.
    • Esempio: He cleared his throat and began to speak. “Mesdames et messieurs, I will speak in English since I think all of you know a little of that language”
      Si schiarì la gola e iniziò a parlare: “Mesdames et messieurs, parlerò in inglese, poiché ritengo che ognuno di voi conosca più o meno questa lingua”.
  • Quando le parentesi sono usate per separare una frase indipendente, il punto (.) va messo fuori dalle parentesi.
    • Esempio: Bob era emozionato di comprare fiori per la sua ragazza. (Non lo aveva mai fatto prima).
  • Se una frase termina con un’abbreviazione (per es. “ecc.”), il punto di quest’ultima vale anche come chiusura.

Virgolette

  • Usare le virgolette doppie (“ ”) per citazioni dirette di parole pronunciate da altri o per enfatizzare alcuni termini.
    • Esempio: Emma disse: “Puoi passare dal negozio quando torni a casa?”
    • Esempio: In molti ritengono che la legge sia stata approvata per motivi “politici” e non “sociali”.
  • Usare le virgolette singole (‘ ’) solo per citazioni all’interno di altre citazioni.
    • Esempio: Carlo disse: “Quando parlai con Franco mi chiese: ‘Perché non hai partecipato al torneo?'”
  • Punti (.), virgole (,), punti interrogativi (?), punti esclamativi (!), ecc., devono rimanere dentro le virgolette doppie, a meno che la frase citata sia indipendente dalla punteggiatura.
    • Esempio: Gandhi disse: “Occhio per occhio renderà tutto il mondo cieco.”
    • Esempio: Potresti spiegarmi il detto, “Occhio per occhio”?
  • Punto e virgola (;), due punti (:), ecc. devono rimanere al di fuori delle doppie virgolette.
    • Esempio: Il senzatetto disse: “chi mi aiuterà?”; ma nessuno gli fece caso.
  • Inoltre, quando un testo inserito tra le virgolette coincide con la fine di un paragrafo, il punto finale va messo al di fuori delle virgolette, alte o basse, doppie o singole che siano.

Virgola

  • Usare una virgola per separare elementi di una lista. Usare “e”, invece della virgola, prima dell’ultimo elemento della lista.
    • Esempio: Abbiamo raccolto mele, arance, uva e albicocche.
  • Usare una virgola dopo un avverbio all’inizio di una frase.
    • Esempio: Oggi, io e mio fratello andremo al mare.
    • Esempio: Di conseguenza, il ricavato della raccolta sarà usato per i poveri.
  • Lasciare sempre uno spazio bianco dopo ogni virgola.
    • Esempio: Confermare quanto segue: la data, il nome, l’indirizzo e il numero di partecipanti.
  • Dopo la virgola, continuare normalmente a scrivere in minuscolo.
    È questo anche il caso delle e-mail e delle lettere commerciali che, differentemente dall’inglese, non richiedono l’uso della maiuscola dopo la virgola che segue la formula di apertura.

    • Esempio: “Gentile Sig. Rossi, con la presente la informiamo ecc.” e non Gentile Sig. Rossi, Con la presente la informiamo ecc.”

Punto e virgola

  • Usare il punto e virgola per unire due frasi indipendenti.
    • Esempio: Questo documento è lungo 30 pagine; non scoraggiarti.
  • Usare il punto e virgola quando ci sono liste che contengono altra punteggiatura al loro interno.
    • Esempio: Abbiamo visitato New Orleans, in Louisiana; San Francisco, in California e Seattle, nello stato di Washington.
  • Usare il punto e virgola quando per passare da una frase a un’altra vengono usati avverbi (per esempio: però, comunque, quindi, infatti, inoltre).
    • Esempio: la legge sul divorzio è stata approvata; ciò nonostante, il dibattito continua.

Due punti

Usare i due punti prima di cominciare una citazione.

  • Esempio: Il senzatetto disse: “chi mi aiuterà?”; ma nessuno gli fece caso.
  • Esempio: Emma disse: “Puoi passare dal negozio quando torni a casa?”

Punti esclamativi e interrogativi

  • Usare con parsimonia i punti esclamativi e interrogativi, quando necessario. Inserire non più di un punto esclamativo (!) o interrogativo (?) a fine frase, anche se nel testo sorgente sono riportati in maggior numero. Lasciare uno spazio dopo (e non prima) di questi segni di interpunzione, quindi iniziare la nuova frase con la maiuscola.
    • Esempio: “Attenzione!” non “Attenzione!!!!”

Trattini e lineette

  • Usare i trattini corti (-), senza inserire lo spazio prima e dopo, con funzione congiuntiva per:
    • indicare intervalli di valori (per es. periodo maggio-luglio; durata 3-6 mesi, biennio 1999-2000);
    • unire due parole (per es. il treno Milano-Firenze, il derby Roma-Lazio);
    • le parole composte (per es. il linguaggio tecnico-scientifico, le e-mail, il calcio-mercato).
  • Negli intervalli complessi di date, il trattino corto dovrà essere preceduto e seguito da uno spazio, come nel seguente esempio.
    • Esempio: Alessandro Manzoni (7 marzo 1785 – 22 maggio 1873).
  • Le lineette (–) con funzione disgiuntiva, precedute e seguite da uno spazio, sono poco utilizzate in italiano, in quanto solitamente si preferisce renderle con virgole o parentesi. Utilizzare questo tipo di punteggiatura esclusivamente per indicare un inciso o anche uno stacco del discorso, più elegante e meno netto delle parentesi tonde, ma più marcato di quanto non si faccia con la semplice virgola.
    • Esempio: I tre grandi poeti del Trecento – Dante, Petrarca e Boccaccio – erano soprannominati “corone fiorentine”.

      Le lineette possono essere, infine, usate per introdurre i vari punti degli elenchi o per evidenziare le diverse battute di un dialogo.

      Per saperne di più, consultare: https://publications.europa.eu/code/it/it-4100100.htm

 

Parentesi

  • Usare le parentesi tonde per racchiudere un inciso che apporta una precisazione al discorso principale.
    • Esempio: “Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone.”.
  • Usare le parentesi quadre, con tre puntini di sospensione al loro interno, per indicare un’omissione di una parola o di una parte di un testo nel corpo di una citazione.
    • Esempio: “La maggioranza voleva approvare una nuova legge elettorale […] ma alla fine vi ha rinunciato”.

      Nota: su Gengo, le tre parentesi quadre vengono usate dai clienti per inserire istruzioni, esempi o parte di un testo già tradotto o che non va tradotto. Riportare tali patentesi e il testo in esse racchiuso all’interno della traduzione.

  • Le parentesi uncinate, infine, vengono solitamente usate per citare URL (per es. “< https://…>”) oppure in testi con codici o tag html.
    • Esempio: Nell’area di lavoro di Gengo, <strong>Ciao</strong> viene visualizzato come {1}Ciao{/1}.

Accenti

  • Inserire gli accenti come appropriato nella lingua italiana e non usare l’apostrofo al posto dell’accento.
    • Esempio: “He is good” va tradotto: “Lui è buono” non “Lui e’ buono”
    • Esempio: “È già tardi!” non “E’ gia’ tardi!”.

Per maggiori informazioni, fare riferimento alla “Mini Lesson 1 — Accenti e ortografia” pubblicata nel Forum italiano.

3. Ortografia

Usare sempre un correttore ortografico in italiano, nel completare una traduzione in italiano.

Parole straniere

  • Certe parole straniere, per esempio hamburger, file, blog, CEO, non sempre necessitano di traduzione in italiano. Consultare il cliente in caso di indecisione relativamente alla necessità o meno di tradurre una specifica parola.
  • In generale, all’interno di un testo italiano le parole straniere non vanno declinate al plurale (per es. gli sport; i manager; i bar, le top model, i film, i bit, ecc.), tranne che non siano entrate nella nostra lingua proprio al plurale (per es. i jeans; i leggings; gli shorts, le sneakers, ecc.).

    Per saperne di più sull’argomento, consultare l’articolo “Le parole straniere” sul sito “Il mestiere di scrivere”.

Terminologia da non tradurre

  • Tranne differenti indicazioni del cliente, in generale non vanno tradotti:
  • i nomi e cognomi di persone reali o di personaggi inventati (per es. Mark Twain, Tom Sawyer, ecc.);
  • i nomi di vie (per es. “200 Eastern Pkwy, Brooklyn, NY 11238, USA”);
  • i nomi di enti, emittenti televisive, testate giornalistiche, cinema e teatri (per es. Victoria and Albert Museum, Columbia University, CBN News, USA Today, ecc.);
  • i nomi sottoposti a copyright (per es. i modelli dei prodotti, i nomi dei brand e dei software, ecc.). In questa casistica ricadono anche i titoli delle canzoni e degli album musicali, dei libri, dei programmi televisivi, dei film e delle serie, per i quali va riportata la traduzione ufficiale se esiste, altrimenti il titolo in lingua originale (o eventualmente la translitterazione in inglese se scritti in alfabeti diversi da quello italiano).
  • Esempi di titoli privi di traduzioni ufficiali: il “Late Night with David Letterman” [[[talk show statunitense]]], Breaking Bad, Stranger Things e Criminal Minds [[[serie televisive]]], The Joshua Tree e With or Without You [[[album e canzone degli U2]]], Tokyo soup [[[romanzo di Murakami]]], ecc.
  • Esempi di titoli con traduzioni ufficiali: 1) La signora in giallo, 2) Una mamma per amica, 3) La signora del West, 4) I Robinson, 5) I Robinson – Una famiglia spaziale, 6) House of Cards – Gli intrighi del potere [[[tutte serie televisive, i cui titoli originali sono rispettivamente: 1) Murder, She Wrote, 2) Gilmore Girls, 3) Dr. Quinn, Medicine Woman, 4) The Cosby Show, 5) Meet the Robinsons, 6) House of Cards]]], Canto di Natale [[[tit. or. “A Christmas Carol”, romanzo di Dickens]]], Il buio oltre la siepe [[[tit. or. “To Kill a Mockingbird”, sia romanzo di H. Lee che film diretto da R. Mulligan]]], Nella vecchia fattoria [[[(tit. or. “Old MacDonald had a farm”, famosa canzone per bambini)]]], Google Digital Training [[[tit. or. UK: “Google Digital Garage”, programma di formazione gratuito con titolo ufficiale diverso per ciascuna nazione]]], ecc.

    Nota: osservare quanto diverse dalle traduzioni letterali siano le traduzioni ufficiali dei precedenti titoli.

  • i testi riportati tra “[[[ ]]]” o parte di codici html da non alterare.
    • Esempio: [[[Dear translator, You are localizing for XXX. Use friendly, informal tone (2nd person singular), imperative mood]]].
    • Esempi: <STRING Id=” and “> and </STRING>; %totalсoins% coins; Select {{entity}} [[[In questi casi va tradotto solo ciò che si trova all’esterno delle parentesi uncinate o graffe e dei segni di percentuale]]].

Un articolo utile a riguardo può essere consultato qui: https://gengo.com/translators/resources/code-guide/#post-19828

4. Grammatica

Uso del corsivo invece delle doppie virgolette

  • Se possibile, usare il corsivo per scrivere titoli di libri, periodici, giornali, film, programmi televisivi, nomi di aerei, vascelli, astronavi, satelliti, ecc.
  • Se possibile, usare il corsivo per parole straniere non tradotte, a meno che non siano di uso molto comune.
    • Esempio: text-boxes;
    • Esempio: hamburger, garage (parole molto comuni anche in italiano).

Articoli indeterminativi

Come previsto dalle regole grammaticali italiane, “un” va apostrofato davanti a un sostantivo femminile, ma non davanti a un sostantivo maschile.

  • Esempio: un amico (maschile, senza apostrofo), un’anima (femminile, con apostrofo).

Maiuscole

  • Usare la maiuscola per il titolo di una persona.
    • Esempio: Il Presidente Barack Obama vs. Barack Obama, the president.
  • Usare la maiuscola per nomi di istituzioni a livello governativo, nomi di aziende o agenzie.
    • Esempio: La Corte di cassazione.
    • Esempio: Il dirigente chiese una promozione all’Amministratore delegato.
  • Usare la maiuscola solo per la prima lettera di un titolo. Se tutto il titolo o il termine è interamente in maiuscolo nella lingua originale (per esempio: HUFFPOST), mantenere la maiuscola in italiano o verificare con il cliente, se indecisi.
    • Esempio: Il libro si intitola: “La vita di Albert Einstein”.
  • Altri esempi: Il titolo della commedia “A Midsummer Night’s Dream” viene reso in italiano “Sogno di una notte di mezza estate”, mentre quello del film “The Good, the Bad and the Ugly” viene capitalizzato come segue: “Il buono, il brutto e il cattivo”.
  • Usare la maiuscola per la prima lettera della prima parola di una citazione.
    • Esempio: Le chiese: “Puoi passare dal supermercato quando torni a casa?”.
  • In generale, usare la lettera maiuscola dopo un punto (fermo, esclamativo, interrogativo, di abbreviazione, tre puntini di sospensione) e la lettera minuscola dopo la virgola, il punto e virgola e i due punti.

    Articolo utile per un approfondimento: http://www.treccani.it/enciclopedia/uso-delle-maiuscole_%28La-grammatica-italiana%29/

Numeri

  • I numeri 0-9 devono essere scritti con parole, a meno che il cliente non abbia specificato in modo diverso. I numeri superiori al nove (9), possono essere scritti con cifre.
    • Esempio: Francesco ha due sorelle e un fratello.
    • Esempio: In piazza ci sono più di 100 persone.
  • I numeri superiori al 999 richiedono un punto (.), non una virgola in italiano. I numeri non interi inferiori a uno (1), richiedono una virgola (,) non un punto in italiano.
    • Esempio: Il costo è superiore ai 10.000 dollari(non: 10,000 dollari).
    • Esempio: Il risultato della divisione è 0,4521(non: 0.4521).
  • Per mantenere coerenza, se una lista include numeri inferiori e superiori al nove (9), scrivere tutti i numeri usando cifre, non lettere.
    • Esempio: Hanno 4 cani, 8 gatti, 24 pesci e 3 rane. (non: Hanno quattro cani, otto gatti, 24 pesci, e tre rane.).

Monete

  • Il valore deve essere espresso in cifre, mentre la valuta deve essere scritta usando il suo nome e il paese di origine, se più di un paese usa valute con lo stesso nome.
    • Esempio:1.000 dollari australiani (oppure: 1.000 dollari statunitensi).
    • Esempio:1.000 yen.
  • Il simbolo di valuta (per es. €, $, £, ecc.) si colloca dopo la cifra, dalla quale è separato da uno spazio. La stessa regola vale anche per i codici ISO delle valute (per es. EUR, USD, GBP, ecc.), spesso utilizzati nelle tabelle.

Unità di misura

  • Usare le unità di misura italiane (per es. metri, grammi, litri, ecc.) e le loro relative sigle senza punto (per es. 10 m, 12 g, 1 l, ecc.), facendo attenzione a convertire adeguatamente senza limitarsi a sostituire semplicemente l’unità di misura.
    • Esempio: “1 in” = “2,54 cm” e non “1 cm”.
  • Elenco delle sigle delle unità di misura:

https://publications.europa.eu/code/it/it-5000300.htm

Ora e date

  • Scrivere le date nel formato 24 ore, con i minuti separati dalle ore dai due punti (es. 11:11, 22:22), eccetto che il cliente abbia richiesto diversamente.
  • Esempio: “3:00 pm” deve essere tradotto come “le 15:00” (non “le 3:00 del pomeriggio”). Così come, “7:00 am” deve essere tradotto come “le 7:00” (non “le 3:00 del mattino”).

Per quanto riguarda i fusi orari, usare le traduzioni ufficiali o lasciare le espressioni in inglese, se così richiesto dal cliente.

  • Esempio: “Mountain Standard Time (MTS)” verrà tradotto “Ora solare fuso occidentale (MST)” e non “Tempo Standard della Montagna (TSM)”.

Un utile strumento a riguardo è il glossario Microsoft.

Le date in italiano vanno scritte nell’ordine: giorno, mese, anno, salvo che il cliente non richieda un ordine diverso.

  • Esempio: 7 giugno, 2010.
  • Fare attenzione quando si traduce dall’inglese all’italiano, perché le date in inglese statunitense sono spesso scritte nell’ordine: mese, giorno, anno.
  • Esempio: “He left on 07/05/2010” va tradotto: “Egli è partito il 5 luglio 2010” non “Egli è partito il 7 maggio 2010”.

Le abbreviazioni dei giorni sono le seguenti: Mon = Lun; Tue = Mar; Wed = Mer; Thu = Gio; Fri = Ven; Sat = Sab; Sun = Dom.
Mentre, quelle dei mesi sono: Jan = Gen; Feb = Feb; Mar = Mar; Apr = Apr; May = Mag; Jun = Giu; Jul = Lug; Aug = Ago; Sep = Set; Oct = Ott; Nov = Nov; Dec = Dic.

I giorni e mesi vanno riportati sempre a lettera minuscola, a meno che non siano nomi di persona (es. Domenica), oppure feste religiose (es. il Venerdì Santo), o siano riportati a inizio frase e dopo un punto. Vedere ad esempio: https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/alcuni-quesiti-sui-nomi-dei-mesi-e-dei-giorni-della-settimana/64

Numeri di telefono

  • Scrivere il numero di telefono nella sua forma internazionale, con il prefisso per le chiamate internazionali preceduto dal segno “+” (senza spazio dopo). Il numero di prefisso internazionale dell’Italia è “+39”.
  • Dopo il prefisso internazionale e uno spazio, riportare il numero completo, incluso il codice regionale, se del caso, in un unico blocco. Usare un trattino per separare un eventuale numero interno da quello principale. Infine, per indicare più di un numero di telefono, separare i vari numeri utilizzando una barra diagonale (“ / ”) con spazio da entrambi i lati.
    • Esempio di forma corretta: Tel. +39 05177443224-01
    • Esempi di forme obsolete: 051-77443224, (+39) 051 – 77443224, 051/77443224, 051 / 77443224

      Per saperne di più sulle modalità di redazione dei numeri di telefono adottate in Europa, consultare l’articolo: https://publications.europa.eu/code/it/it-390300.htm

Indirizzi

  • Utilizzare il seguente formato standard per gli indirizzi:

    <<Titolo>> <<Nome>> <<Cognome>>
    <<Azienda>>
    <<Indirizzo>>
    <<CAP>> <<Città>> <<(Provincia)>>
    [<<Nazione>>]

  • Esempio: Avv. Mario Rossi
    Studio legale associato Bianchi e Rossi
    Via Tribunale, n. 5
    00100 Roma (RM)
    Italia

5. Stile

Abbreviazioni e contrazioni

Stile formale e informale

  • In molte lingue non esiste una distinzione tra stile formale e informale di conversazione. Per esempio, in inglese si usa “you” per fare riferimento sia a un amico che al proprio dirigente/capo. Traducendo in italiano, è necessario decidere se usare lo stile formale o informale. In caso di dubbio, consultare il cliente.

6. Impaginazione

Impaginazione

  • La struttura del testo e l’uso di paragrafi e l’inizio di nuove frasi (quando e dove una nuova frase comincia “a capo” invece che sulla stessa riga) deve seguire esattamente la struttura del testo originale, a meno che il cliente non abbia indicato altrimenti. Questo vale sia per traduzioni ottenute da text-boxes (caselle di testo) che per traduzioni ottenute da file.
    Di seguito, riportiamo una breve casistica di esempi.

    • Se il testo originale contiene tre paragrafi separati, anche la traduzione deve contenere tre paragrafi separati.
    • Se il testo originale contiene una riga vuota dopo ogni paragrafo, la traduzione deve contenere una riga vuota dopo ogni paragrafo.
    • Non trasformare una lista in un paragrafo o viceversa.
    • Se una frase è centrata nella sua riga e/oppure evidenziata in grassetto (bold type), la traduzione deve fare lo stesso.
  • Usare la punteggiatura tipica della lingua italiana. Non incorporare la punteggiatura della lingua di origine, se non appropriata.
    • Esempio: バラク・オバマ si traduce in italiano come Barack Obama (il simbolo giapponese ‘・’ non va incluso nella traduzione).

Formattazione degli elenchi

  • Utilizzare le seguenti regole per la formattazione di elenchi puntati o numerati.
  • Se la frase che introduce l’elenco si conclude con un punto fermo, il primo numero o pallino dell’elenco inizierà con la lettera maiuscola. La stessa regola vale anche per il secondo numero/pallino e tutti i successivi, che si dovranno chiudere con il punto fermo.
  • Al contrario, se la frase che introduce l’elenco si conclude con i due punti, il primo numero o pallino dell’elenco inizierà con la minuscola e terminerà con il punto e virgola. Anche il secondo numero/pallino e i successivi seguiranno tale regola, ad eccezione dell’ultimo che sarà concluso da un punto.
  • Per gli elenchi di nomi o singole parole non è necessario aggiungere la punteggiatura.
    Per saperne di più sull’argomento, consultare il seguente articolo: https://docs.italia.it/italia/designers-italia/writing-toolkit/it/bozza/suggerimenti-di-scrittura/punteggiatura-e-grammatica.html

Traduzioni Gengo da text-boxes (caselle di testo)

  • Le traduzioni Gengo ottenute da text-boxes non permettono l’utilizzo di formattazioni HTML. Come tali, alcuni caratteri (Arial, Curier, ecc.), colore, stile (corsivo e grassetto), ecc. non possono essere utilizzati.

Traduzioni ottenute da file del cliente

  • Usare lo stesso tipo di caratteri, dimensioni e colore del testo originale.
  • Mantenere lo stesso stile (grassetto, corsivo, sottolineato) del testo originale.
  • Una traduzione può essere di lunghezza maggiore del testo originale. I traduttori devono cercare di mantenere un’impaginazione ordinata e leggibile e il più simile possibile all’originale. Il traduttore non è responsabile per impaginazioni complicate. Contattare il cliente in caso di dubbio.

7. Risorse utili

Guide allo stile per traduzioni dei clienti

  • Fare riferimento alle istruzioni specifiche del singolo progetto, che dovrebbero contenere informazioni su come accedere alle guide di stile specifiche per il particolare cliente, se disponibili per l’italiano.

Glossari

  • Fare riferimento alle istruzioni specifiche del singolo progetto, che dovrebbero contenere informazioni su come rintracciare e consultare i glossari specifici per il particolare cliente, se disponibili per l’italiano.
  • Il glossario standard online di riferimento per l’informatica è disponibile nel portale linguistico Microsoft:
    https://www.microsoft.com/it-it/language